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Da luglio 2023, CAI 640 - Via Ferrata “Norina” INAGIBILE

 

Ferrata "Norina"

Ubicazione

La ferrata si trova a Pizzo Viene tra Val Dogna e Val Raccolana

Vie d’accesso

Dalla Val Dogna si percorre per 4 km. la strada che da Dogna sale a Sella Somdogna, da qui parte un sentiero segnato (640) per Sotgoliz dalla Val Raccolana, da Sella Nevea si raggiungono i Piani del Montasio, da Malghe Pecol si prende la Via Alta (641) da cui dopo circa un'ora si raggiunge il Livinal di Vandul.

Tempo di percorrenza in salita

Dalla Val Dogna m. 550 per il sentiero 640 al Bivacco CAI Cividale "Sandro e Mauro" m. 1414 ore 2,30; all'attacco della ferrata m. 1800 ore 1,30; al Pizzo Viene m. 2124 (salita della ferrata) ore 1,30; alla forca di Vandul (Sud) m. 1986 ore 0,15; alla Via Alta di Val Raccolana m. 1570 ore 0,30; alle Casere Pecol (Piani del Montasio) m. 1500 ore 0,45; totale ore 7,00.

Tempo di percorrenza in discesa

Dalle Casere Pecol (Piani del Montasio) m. 1500 per il sentiero 641 alla Via Alta di Val Raccolana m. 1570 ore 0,30; alla Forca di Vandul (Sud) m. 1986 ore 1,00; al Pizzo Viene m. 2124 ore 0,30; all'attacco della ferrata m. 1800 ore 1,15; al Bivacco CAI Cividale "Sandro e Mauro" m. 1414 (discesa della ferrata) ore 1,15; alla Val Dogna m. 550 ore 1,30; totale ore 6,00.

Descrizione

Il CAI di Cividale ha realizzato in tre anni di impegnativo lavoro una via ferrata che risale la parete Ovest del canalone di Vandul, sotto il Pizzo Viene. Su 320 m. di dislivello sono stati posti 700 m. di cavo d'acciaio ed infissi vari che facilitano la risalita; in questo modo si è reso possibile un itinerario continuo dalla Val Dogna attraverso il Bivacco CAI Cividale "Sandro e Mauro" di Casera Sotgoliz (realizzato nel 1979), fino alla Via Alta che inizia dai Piani del Montasio. Partendo dal Bivacco, raggiungibile in ore 2,30 con il sentiero 640 della Val Dogna, il nuovo tracciato costeggia alla base le pareti Nord del Cimone raggiungendo, su una spalla erbosa sullo spigolo N-NE della Viene, l'itinerario 37b della Guida delle Alpi Giulie (G. Buscaini). Da qui, con breve traversata orizzontale (attrezzature), si raggiunge un ghiaione al termine del quale inizia la ferrata.

Il percorso attrezzato si svolge su una serie di gradoni e risalti naturali, che hanno consentito di seguire un percorso senza forzature; alcune paretine non superabili con facilità sono state munite di gradini metallici o di pioli. Si perviene ad una cavità naturale dalla quale ci si affaccia, quasi di fronte, sull'intaglio della Forca di Vandul (possibilità di bivacco). Da qui si raggiunge in breve la cresta del Pizzo Viene da cui la vista spazia sul Cimone, sul Montasio e sul Canin. La vetta del Cimone è raggiungibile in circa un'ora. È stata approntata all'uscita della ferrata una piazzola per elicottero.

Per la discesa è stato realizzato un percorso alternativo a quello comune del canalone della Viene; questo sentiero percorre per 200 m. la cresta del Pizzo Viene verso Sud, quindi attraverso un sistema di cenge ed un canalino attrezzato con fune fissa, raggiunge la forca di Vandul dalla parete meridionale. Si arriva alla Via Alta di Val Raccolana grazie ad un comodo sentiero, realizzato con la collaborazione delle Truppe Alpine, che scende lungo il Livinal di Vandul passando in prossimità della Grotta delle Pecore. In circa un'ora, lungo la Via Alta, si è alle Casere Pecol dei Piani del Montasio. Tenuto conto della lunghezza dell'itinerario, dell'ambiente severo, della presenza sui versanti a Nord fino a stagione inoltrata di ripidi nevai, la traversata è consigliabile ad escursionisti esperti e muniti di adeguata attrezzatura.